Matteo Basei

Appunti di viaggio.

Dolomiti e dintorni

Sono inclusi solo i gruppi frequentati, le cime salite (per la via normale dove non indicato altrimenti) e i rifugi, le casere e i bivacchi visitati. Iniziamo con le Dolomiti propriamente dette (sezione alpina 31 secondo la suddivisione orografica SOIUSA) procedendo da nord a sud.

Dolomiti di Sesto

Parte nord-orientale delle Dolomiti. Si fa sentire la distanza da Venezia, ma vuoi perché le Tre Cime sono le Tre Cime, vuoi perché i Cadini sono uno dei gruppi dove puoi trovare la miglior roccia delle Dolomiti (insieme a Pale e Falzarego), qualche salita l'abbiamo fatta anche qui.

Tre Cime di Lavaredo

Cima Grande (07/07/2018) la più alta e quindi la più lunga (soprattutto in discesa...), Cima Piccola (21/09/2013) la più continua anche se comunque facile (un solo passo di IV nel camino finale). Val Fiscalina (17/08/2018).

La Cima Piccola di Lavaredo da sud-ovest (21/09/2013).
La Cima Piccola di Lavaredo da sud-ovest (21/09/2013).

Cadini di Misurina

Uno dei gruppi dolomitici più affascinanti, per la qualità della roccia e per l'ambiente, tra ripide forcelle e meravigliosi pinnacoli.

Dal lago di Misurina al rifugio Col de Varda e poi all'omonima Punta (via Comici, 31/08/2013). Proseguendo al rifugio Città di Carpi, poi forcella della Neve e forcella Misurina con breve tratto attrezzato, per poi tornare passando sotto la parete ovest della Punta Col de Varda (29/06/2019).

Lungo la strada che sale dal lago di Misurina al lago di Antorno comodo parcheggio sulla destra, poi per sentiero 115. Paracarro (via Corsi-Chiandussi, 06/08/2015) e Pala di Punta Ellie (via Mazzorana, 11/09/2011) sulla sinistra orografica, poi al termine della valle rifugio Fonda Savio da cui si raggiungono comodamente la Torre Wundt (via Mazzorana, 27/06/2010) e il Pianoro dei Tocci (Spigolo Sud-Est e Parete Est, 24/06/2012 e 08/09/2012).

La valle al cui termine si trova il rifugio Fonda Savio e quella compresa tra la forcella della Neve e Misurina (Ciadin della Neve?) sono collegate tramite la forcella del Diavolo (07/08/2015).

La forcella della Neve circondata da meravigliosi pinnacoli (29/06/2019).
La forcella della Neve circondata da meravigliosi pinnacoli (29/06/2019).

Dolomiti di Gardena

La parte nord-occidentale delle Dolomiti, a ovest delle Dolomiti di Sesto. Poco frequentata (da noi, si intende) per la distanza da Venezia.

Puez-Odle

Giro ad anello da Funtanacia al Sassongher, salendo per valle meravigliosa e isolata prima e tornando passando per il rifugio Gardenacia poi, attraversando paesaggi altrettanto belli e isolati (09/08/2018). Malga Pieralongia (14/08/2023), Forcella Cir (16/08/2023), passo della Erbe e Roda de Putia (17/08/2023).

Il Sass de Putia dal passo delle Erbe.
Il Sass de Putia dal passo delle Erbe.

Sella

Un enorme castello di dolomia che non può non affascinare. Sorge piuttosto isolato a nord della Marmolada. La cima più alta è il Piz Boe (10/08/2015) e tra le più famose formazioni rocciose che costituiscono la sua cinta muraria ci sono certamente le Torri del Sella (Prima Torre, 11/08/2015). La zona di Colfosco è nota per le cascate di ghiaccio (Spada di Damocle, 12/01/2014).

Ai piedi delle Torri del Sella, lungo la normale alla Prima Torre.
Ai piedi delle Torri del Sella, lungo la normale alla Prima Torre.

Sassolungo

A ovest del Sella, oltre l'omonimo passo, sorge il compatto massiccio del Sassolungo. La cima principale conta vari satelliti, tra cui il Sassopiatto (25/09/2016), caratterizzato da un piano inclinato a sud-ovest che permette un agevole accesso alla cima.

Il versante sudovest del Sassolungo dalla cima del Sassopiatto.
Il versante sudovest del Sassolungo dalla cima del Sassopiatto.

Dolomiti di Ampezzo e del Cadore

La Conca Ampezzana è un po' il cuore delle Dolomiti, certamente da un punto di vista turistico, ma anche dal punto di vista storico-alpinistico. Partendo da ovest troviamo...

Fanis

Peccato solo per l'alta frequentazione e il rumore delle moto, ma in fondo ne vale la pena e nei momenti giusti anche il passo Falzarego è deserto. Paesaggio meraviglioso, comodi avvicinamenti, roccia stupenda. Più di venti salite tra il versante sud del Lagazuoi Piccolo (06/07/2019, fulmine 27/07/2019), la Torre Grande e Piccola di Falzarego, Punta Alpini e Piramide Col dei Bos (Spigolo Alpini, 26/05/2018), senza contare il Sass de Stria, di fronte al passo Falzarego, ma facente parte della catena del Nuvolau (vedi dopo). I punti di accesso principali sono il parcheggio tra il passo Falzarego e il passo Valparola (20/08/2020) e quello del ristorante da Strobel.

Roccia spettacolare lungo la via Comici alla Torre Piccola di Falzarego (13/08/2013).
Roccia spettacolare lungo la via Comici alla Torre Piccola di Falzarego (13/08/2013).

Escursioni: rifugio Lavarella e Fanes (20/11/2016); meraviglioso giro del Lagazuoi Grande salendo per il sentiero Kaiserjager (30/06/2019); capanna Alpina, rifugio Scotoni, lago Lagazuoi (15/07/2018), da qui alla forcella del Lago e poi per faticoso ghiaione alla cima Scotoni (31/08/2024);

Tofane

Una delle più famose cime ampezzane, la più bassa, ma la più caratteristica delle tre Tofane, a est delle Torri del Falzarego, la Tofana di Rozes si raggiunge con una piacevole camminata partendo dal rifugio Dibona, senza particolari difficoltà, nonostante il meraviglio ambiente alpino che si attraversa (24/07/2016).

La Tofana di Rozes dai Lastoi de Formin (18/08/2012).
La Tofana di Rozes dai Lastoi de Formin (18/08/2012).

Nuvolau

La dorsale del Nuvolau parte di fronte al Lagazuoi Piccolo, a sud del passo Val Parola, con il Sass de Stria (due volte per la via normale, 10/08/2018 e 12/07/2021 con Alice, tre volte per lo spigolo Colbertaldo 10/07/2011, 27/06/2012 e 15/06/2019, bella falesia frequentata spesso nel versante nord, 03/08/2012, 19/08/2012, 03/08/2014 e 28/07/2024), e dopo circa cinque chilometri in direzione sudovest, termina di fronte al passo Giau con la Gusela del Nuvolau (via Dallago, 04/08/2010).

La Gusela del Nuvolau.
La Gusela del Nuvolau.

Fanno parte di questo gruppo le caratteristiche Cinque Torri (27/07/2024), che sono ben più di cinque, ma da Cortina la visuale ne evidenzia cinque (la prima, la Torre Grande, Cima Sud, via delle Guide il 14/07/2012, Torre Lusy, una delle tre che vanno a costituire la seconda, il 25/08/2012, Torre Quarta Alta il 14/07/2012, Torre Inglese, la quinta, il 22/09/2013).

Croda da Lago

Il passo Giau separa questo gruppo dalla dorsale del Nuvolau. La frastagliata cresta della Croda da Lago è sorretta a sudovest da un altopiano, i Lastoi de Formin, a sua volta sorretto da una muraglia di ottima dolomia a ovest e a sud. Via della Rampa (18/08/2012), dei Bolognesi (01/10/2011) e del Diedro Nero (25/09/2011).

Cristallo

Punta Fiames (ferrata Strobel, 27/05/2018), Popena Basso (via Innocenti Evasioni di Sinistra, 10/10/2010).

Sorapiss

Dall'hotel Cristallo risalendo la val Sorapiss si trova un'ampia zona con varie colate di ghiaccio, come Superbowl (17/02/2013) e Trastulliolla (03/03/2019), ma si può anche salire liberamente vari monotiri vista l'ampiezza delle colate (23/01/2011, 05/02/2012 e 30/01/2016). Proseguendo lungo la valle si sale fino al lago di Sorapiss (21/05/2023) evitando la folla che ci arriva dal Passo Tre Croci, da nord e praticamente senza dislivello.

Marmarole

Ultima propagine orientale delle Dolomiti, una lunga catena protesa verso le Alpi Carniche. All'estremo ovest, per il rifugio Scotter prima e il San Marco poi, si sale alla forcella Grande, che divide le Marmarole dal gruppo del Sorapiss, a nord. Da qui con piacevole camminata si giunge ai piedi della Torre dei Sabbioni, che può essere salita con lunghi traversi grazie alle caratteristiche cenge (11/09/2010).

A nord del gruppo, dalla foresta di Somadida, si sale al bivacco Musatti (07/07/2019), che sorge in un'ampia conca isolata al cospetto del Campanile San Marco.

Il Campanile San Marco dal bivacco Musatti.
Il Campanile San Marco dal bivacco Musatti.

La val d'Oten separa invece le Marmarole dall'Antelao, a sud. Dal parcheggio del ristorante Alla Pineta (22/09/2024) si può raggiungere il rifugio Chiggiato (22/12/2019) o la Capanna Alpini e poi per brevi roccette la cascata delle Pile (18/06/2023).

Più a est troviamo il rifugio Baion, raggiungibile in auto per sterrata, da cui si raggiunge la Croda Bianca (spigolo Fanton, 09/09/2018). All'estremo est sorge infine il rifugio Ciareido (28/05/2023, 21/09/2024), sovrastato dalla Torre Pian dei Buoi (spigolo, 08/07/2017) e dallo Spallone del Ciareido (a sinistra del grande camino, 09/07/2017). Dal rifugio una breve camminata porta alla forcella Paradiso (21/09/2024), abbarbicata sopra i canaloni che scendono a valle tra i mughi e da cui si ha un'ampia visuale sulle Dolomiti di Sesto.

Nei pressi di Domegge, più precisamente a Vallesella, c'è una piccola palestra di roccia ottima per i corsi (14/04/2018).

Dolomiti di Fassa

La val di Fassa separa due tra i gruppi dolomitici più importanti, a ovest il Catinaccio e a est la Marmolada.

Marmolada

La montagna più alta delle Dolomiti per ironia della sorte non è costituita da dolomia, ma bensì da uno stupendo calcare, che va a formare un'enorme muraglia a sud, alta mille metri e lunga quattro chilometri. La si può ammirare dal Rifugio Falier, partendo da malga Ciapela, e ancora meglio salendo da qui fino alla cima del Sasso Vernale (29/08/2009).

Ancora più a sud, oltre il passo di San Pellegrino, troviamo il sottogruppo di Cima Bocche, sulle cui pendici meridionali sorge malga Bocche (volpe, 29/02/2020).

Nel versante nord invece resiste l'ultimo ghiacciaio delle Dolomiti ancora degno di questo nome. Il punto più alto della Marmolada, e quindi di tutte le Dolomiti, Punta Penia, si raggiunge abbastanza facilmente da questo versante, partendo dal passo Fedaia, passando per il rifugio Pian dei Fiacconi e da qui per il ghiacciaio prima e per facili roccette poi fino alla cima (per la normale il 17/08/2012 e il 10/06/2017, per la parete nord, un poco più a ovest e un poco più difficile, il 28/06/2014).

Ancora più a nord il Sass Bece, accessibile dal passo Pordoi (07/08/2018).

Lungo la normale a Punta Penia (17/08/2012).
Lungo la normale a Punta Penia (17/08/2012).

Catinaccio

Dal passo Costalunga al rifugio Roda di Vael e poi al rifugio Vajolet per il passo delle Zigolade (04/08/2019). Passaggiata all'Alpe di Siusi (18/08/2023) e sosta al passo Lavaze, ottimo per camper e camperizzati (19/08/2023).

Meravigliose formazioni rocciose nei pressi del passo delle Zigolade.
Meravigliose formazioni rocciose nei pressi del passo delle Zigolade.

Dolomiti di Fiemme

Regione sudoccidentale delle Dolomiti. La SOIUSA raggruppa Lagorai e Cima d'Asta, a sud della val di Fiemme, con il Latemar, a nord, anche se forse quest'ultimo starebbe meglio insieme al gruppo del Catinaccio, sia geograficamente (la cima del Latemar è più vicina alla cima del Catinaccio di quanto non lo sia alla Cima di Cece) che morfologicamente (il Latemar è costituito da dolomia come il Catinaccio, mentre Lagorai e Cima d'Asta no).

Latemar

Dal passo Costalunga scendendo in direzione Bolzano (ovest) si incontra l'incantevole lago di Carezza, sovrastato dalle varie torri e pilastri del Latemar (09/08/2015).

Lagorai

Lunga catena a sud del Latemar costituita prevalentemente da rocce porfiriche.

Cima di Cece (13/08/2016), Cima Folga (10/08/2021), Cima Paradisi (24/02/2019), Totoga (12/11/2017), passo Gobbera e chiesetta di San Silvestro (05/03/2014), Turgion (via Panoramica, Spigolo del Tombino, 02-03/04/2016). Passo Manghen dalla Valsugana (03/07/2016).

Da malga Ces, raggiungibile in macchina da San Martino, passo, laghi e rifugio Colbricon (15/08/2020), poi passo Rolle e da lì alla forcella Cavallazza (05/08/2022).

Lago di Calaita (03/01/2017, 16/08/2020), dal lago allo Spiz del Doch (04/01/2020), Bedole dal Primiero (05/01/2018 e 03/01/2020).

Cima d'Asta

Abbracciato a nord dalla catena dei Lagorai e sorretto a sud dalla Valsugana, il gruppo di Cima d'Asta, a volte erroneamente considerato parte integrante del gruppo dei Lagorai, si distinghe da quest'ultimo per la roccia granitica.

Cima d'Asta dalla chiesetta del Pront (09/07/2016) vicino al rifugio Refavaie (26/06/2016). Rifugio Brentari. Camminata ai piedi del monte Coppolo (11/11/2017).

Dolomiti di Feltre e delle Pale di San Martino

Comprese tra le Dolomiti di Fiemme a ovest e le Dolomiti di Zoldo (vedi oltre) a est. La parte settentronale (le famose Pale di San Martino) include un altopiano unico e alcune tra le pareti di miglior dolomia di tutte le Dolomiti. La parte meridionale si affaccia sulla Valbelluna con alcuni dei luoghi più selvaggi e misteriosi delle Dolomiti.

Pale di San Martino

La massima elevazione del gruppo, la Vezzana, che noi abbiamo raggiunto per lungo e solitario percorso dal passo Rolle (12/08/2018), si trova a nord, nella cosiddetta Catena Settentrionale. Dal passo Rolle (02/03/2013, 01/01/2014, 19/11/2016, 02/01/2017, 21/04/2017, 21/04/2019, 02/01/2020, 02/08/2020 e 12/02/2024) è inoltre possibile effettuare un classico giro invernale con le ciaspe intorno al Castellazzo, sulla cui cima è collocato il Cristo Pensante (06/01/2020), passando per Capanna Cervino, baita Segantini, malga Venegiota e Juribello (02/03/2013). La Catena Settentrionale continua poi in direzione nordest e, dopo una breve diramazione a nordovest che culmina con la cima del Mulaz (20/12/2015), che si raggiunge facilmente salendo dalla malga Venegia, non distante, com'è facile immaginare, dalla già citata malga Venegiota, continua con, tra le altre, la Cima di Campido (05/08/2018), fino ai Campanili del Focobon, per poi degradare più dolcemente fino a Canale d'Agordo.

Da Canale d'Agordo sale verso sud la valle di Gares, che separa la Catena Settentrionale a ovest con il gruppo di Pape a est. In inverno si formano alcune cascate di ghiaccio (11/02/2018). Dal fondo valle, a Capanna Cima Comelle (31/12/2023), parte una piacevole e solitaria salita alle Cime dei Balconi, dove si può ammirare il famoso Cor (21/09/2012 e 16/08/2013).

Il Cor e l'Agner, sospesi sopra la valle di San Lucano.
Il Cor e l'Agner, sospesi sopra la valle di San Lucano.

Oltre la val Gares l'anomalo gruppo di Pape culmina con la Cima Pape (28/07/2018), raggiungible da Bogo, nei pressi di Cencenighe. Poco più a sud si entra nel famigerato regno delle Pale di San Lucano. La Prima Pala, dove sorge lo stupendo bivacco Bedin, può essere raggiunta da sud, dal selvaggio Boral della Besausega che sale da Taibon (11/08/2012 e 03/08/2015), oppure più facilmente da nord, da Pradimezzo, passando per la malga Ambrosogn (03/11/2012) e la forcella della Besausega, culmine dell'omonimo boral. Da quest'ultima forcella, superando una breve paretina, si può accedere ai meravigliosi prati sommitali della Seconda Pala (15/09/2012) e poi da lì con un singolo tiro di corda al Campanile della Besausega (21/07/2013), o senza particoli difficoltà al Monte San Lucano (10/08/2014), elevazione più alta del gruppo. La Terza Pala è la più "lontana", collegata al resto del gruppo dalla complessa Cresta di Milarepa, la cui ultima elevazione è rappresentata dalla Torre di Lagunaz (via Comici, 13/07/2013). Infine la Quarta Pala si può raggiungere da Col di Prà (21/08/2013), dal fondo della valle di San Lucano, passando per le cascate dell'Inferno (31/12/2014), la baita Malgonera (27/01/2013) e la forcella Gardes.

Di fronte alle Pale di San Lucano, a sud dell'omonima valle, svetta l'Agner, famoso per il suo spigolo infinito, vicino al cui attacco è presenti il bivacco Cozzolino (02/11/2013). La cima si può raggiungere senza grandi difficoltà, ma con un buon dislivello, da sudest, partendo da Frassene e passando per il rifugio Scarpa (05/07/2014). Dal fondo della valle di San Lucano è possibile salire verso sud, per la valle d'Angheraz (30/12/2014), che separa il gruppo dell'Agner dall'Altopiano. La catena dell'Agner continua verso sud, congiungendosi alla cosiddetta Catena Meridionale in corrispondenza della Croda Granda. Bivacco Reali (27/12/2015), Sass d'Ortiga (spigolo Wiessner, 07/09/2013), Rifugio Treviso (01/08/2020 e 30/04/2021) raggiungibili dal Cant del Gal (31/12/2016), Dente del Rifugio (Spigolo Franceschini, 22/06/2013), Punta della Disperazione (Franceschini, 29/06/2013). Dal rifugio Treviso si può proseguire fino al passo Canali (06/09/2014) e da lì proseguire ancora sull'Altopiano, passare di fronte al povero ghiacciaio della Fradusta, giungere al passo delle Lede per poi scendere per l'omonimo vallone, passare per il bivacco Minazio e continuare a scendere fino a chiudere il cerchio (11/08/2019). La Catena Meridionale continua poi verso sud, fino al passo delle Regade, raggiungibile dal passo Cereda (05/01/2017), e poi ancora fino a valle, dove troviamo l'agriturismo Dalaip Dai Pape (06/01/2017, 13/08/2020) e il lago Welsperg (13/08/2020), ottimo posto per ammirare le stelle, seduti su comode panchine raggiungibili in auto, ma lontani dall'inquinamento luminoso (15-21-22/08/2020).

Dal Cant del Gal possiamo anche salire per il versante opposto, a ovest, per il vallon delle Lede fino a raggiungere il bivacco Minazio (04/01/2017), o ancora più a ovest per la val Pradidali (27/10/2019 e 01/01/2020) fino al Rifugio Pradidali (15/06/2013 e 24/07/2022). Passo Fradusta (09/08/2022), Campanile Pradidali (via Castiglioni, 19/08/2013), Castel Pietra, falesia (09/08/2020), Fradusta (18/08/2013), Fiera di Primiero (ciaspolata il 04/01/2018).

A sudovest si stacca la propagine del gruppo del Sass Maor, che comprende le caratteristiche quattro elevazioni (il Sass Maor stesso, la Cima della Madonna, la Cima della Stanga e il Cimerlo) ben visibili da Fiera di Primiero. A ovest, dalla malga Civertaghe (17/08/2013, 02/01/2017 e 18/08/2020), si può raggiungere il rifugio del Velo (12/08/2021, tentativi invernali il 02/01/2016 e il 16/04/2017), poco distante dall'omonimo spigolo che sale sulla Cima della Madonna.

Il cerchio si chiude con il Rosetta (27/07/2012 e 30/12/2016), facilmente raggiungibile con l'aiuto dell'omonima funivia, che volendo permette di agevolare il notevole dislivello tra San Martino di Castrozza e l'altopiano. All'interno dal cerchio tracciato, in senso orario, dalla Vezzana al Rosetta, troviamo il paesaggio lunare dell'Altopiano delle Pale di San Martino, da cui, oltre alla già citata cima Rosetta, possiamo raggiungere comodamente l'omonimo rifugio e la Cima di Roda (05/01/2016), di fronte alla Pala di San Martino. Tale cima può essere anche salita da sud, per parete di ottima roccia (via Castiglioni il 26/08/2017), raggiungendo il passo e scendendo per un primo tratto della val di Roda (valle che può anche essere scesa interamente per poi deviare a ovest e ritornare a San Martino, ancora 05/01/2016).

La Pala di San Martino al tramonto (05/01/2016).
La Pala di San Martino al tramonto (05/01/2016).

Monti del Sole

A sudest delle Pale di San Martino troviamo i Monti del Sole, gruppo selvaggio, impervio, ostico, regno delle zecche. Cadini del Brenton. Zimon de Gena (12/04/2014). Val del Mus (01/05/2014). Verso il bivacco Valdo (07/11/2015).

Le cime dei Feruch spuntano lungo il sentiero che porta al Bivacco Valdo.
Le cime dei Feruch spuntano lungo il sentiero che porta al Bivacco Valdo.

Pizzocco

A ovest dei Monti del Sole, oltre la valle del Mis, troviamo il gruppo del Pizzocco. La cima (15/06/2014) anticipata dal caratteristico Pizzocchetto, è sospesa sopra una vertiginosa parete a nordest, ben visibile dalla forcella Intrigos (15/08/2013). Rifugio Casera Ere, bivacco Palia. Val Scura (02/05/2009).

Il Pizzocco al tramonto (13/12/2020).
Il Pizzocco al tramonto (13/12/2020).

Più a ovest il Tre Pietre con la sua anticima chiamata poco fantasiosamente Cimone (30/04/2018), ai cui piedi troviamo la Chiesetta di San Mauro (16/04/2022). Infine la val Canzoi (25/10/2020) che separa il gruppo del Pizzocco da i successivi gruppi del Cimonega e delle Vette Feltrine. In fondo alla valle si trova il lago della Stua, da cui si possono raggiungere i Piani Eterni (02/07/2016 e 09/11/2019), ampio pascolo pianeggiante sospeso tra le montagne.

Cimonega

Dal lago della Stua, salendo nel versante opposto, a ovest, si può raggiungere il bivacco Feltre, in ambiente meraviglioso (20/10/2018), oppure più facilmente malga Alvis (24/05/2020). Sass de Mura, cima ovest (10/06/2018). A nord da passo Cereda al passo del Palughet. Andando oltre verso nord per traccia, poi a est, in pochi minuti splendita vista sul versante nord del Piz de Sagron (06/08/2022). Dal passo del Paluget le propagini più settentrionali del gruppo proseguono verso ovest culminando con la croce del Padela, raggiungbile dal Primiero (tentativi invernali il 03/01/2018 e il 27/04/2019, invernale il 05/01/2020, "speed" il 10/08/2020, 12/08/2020, 19/08/2020, con Alice il 09/08/2021). Dal rifugio Fonteghi (29/12/2014) al ponte sospeso. Dopo il ponte a sinistra fino a località Iner, a destra si scende al torrente Noana (11/08/2020 e 04/08/2022). Fonzaso, falesia frequentata per aggiornamenti (13/03/2011, 24/03/2013, 03/03/2018, 10/03/2019, 15/03/2020, 12/03/2023, 03/03/2024) e corsi (13/10/2019, 19/05/2024). Rifugio Boz (08/08/2015).

Il versante sud del Sass de Mura lungo la normale alla cima ovest.
Il versante sud del Sass de Mura lungo la normale alla cima ovest.

Vette Feltrine

Concludiamo con la catena delle Vette Feltrine, a sudovest. Confina a sud con la Valbelluna e a ovest con lo Schener, che la separa da Lagorai e Cima d'Asta. Dal passo Croce d'Aune al rifugio Dal Piaz, poi Vette Grandi, Col di Luna e infine Pavione, massima elevazione del gruppo, poi ritorno verso ovest per il passo del Pavione (07/12/2015).

Il caratteristico Col di Luna dalla cima del Pavione.
Il caratteristico Col di Luna dalla cima del Pavione.

Rifugio Vederna (01/04/2018).

Dolomiti di Zoldo

Regione sudorientale delle Dolomiti. Comprende alcune delle zone meno frequentate e turistiche delle Dolomiti, come gli Spiz di Mezzodì e il Bosconero, ma anche due delle montagne più famose e iconiche, cioè il Pelmo e il Civetta.

Pelmo

Il "Caregon del Padreterno" sorge isolato nella parte più settentrionale delle Dolomiti di Zoldo, subito a sud della Croda da Lago.

Rifugio Città di Fiume, a nord, partendo dal parcheggio poco oltre il passo Staulanza (05/01/2014 e 06/01/2023). Rifugio Venezia, a est, partendo da località Tiera sopra Borca di Cadore (14/12/2019). Monte Ponta, a sud, partendo da Rutorbol (parcheggio non facile) poco a nord di Dont, bel panorama sul Pelmo (03/07/2022). Orme dei dinosauri partendo dal passo Staulanza (09/12/2017 e 18/08/2023).

L'imponente parete nordovest del Pelmo e il Pelmetto a destra.
L'imponente parete nordovest del Pelmo e il Pelmetto a destra.

Civetta

Il Civetta è una sorta di Y con la gamba rivolta verso nord. Proprio la gamba di questa Y, nel versante nordovest, costituisce l'imponente parete che rende famosa questa montagna. Le due teste rivolte a sud invece culminano, a sudovest e a sudest, rispettivamente con la Torre Venezia e la Torre Trieste. Altre importanti cime da citare sono la Cima Su Alto, il primo imponente sperone a sud della parete nordovest, e la Cima della Busazza, che sovrasta la Torre Trieste e presenta due enormi pareti a ovest e sudovest.

Dal passo Staulanza al rifugio Coldai passando per la casera Pioda (27/07/2014). Dal tornante prima (provenendo da sud) del passo Staulanza alla forcella Pecol, passando per la malga Fontanafreda, bel panorama sul Pelmo e sulla sud-est del Civetta (06/04/2024). Da Capanna Trieste al rifugio Vazzoler e da lì al rifugio Tissi al cospetto dell'imponente parete nord-ovest (23/06/2019). Punta Agordo, la prima della sequenza di cime che collega la Torre Venezia al resto del massiccio del Civetta, lungo la via Da Roit (04/08/2012).

Le vertiginosi pareti della Cima della Busazza e della Torre Trieste da Capanna Trieste (28/01/2024).
Le vertiginosi pareti della Cima della Busazza e della Torre Trieste da Capanna Trieste (28/01/2024).

Moiazza

Il gruppo della Moiazza potrebbe essere liquidato come propagine meridionale del più blasonato gruppo del Civetta, non fosse per l'estensione, pari, se non superiore, a quella di quest'ultimo. L'accesso principale al gruppo è costituito dal passo Duran, raggiungibile in auto da Agordo o da Forno di Zoldo, dove sorge il rifugio San Sebastiano e da cui si raggiunge facilmente per sterrata il rifugio Carestiato (26/07/2020, 30/12/2023). I comodi avvicinamenti delle assolate pareti sud del Sass del Duran e della Cresta delle Masenade, nonché la posizione geografica, ne fanno uno dei gruppi più frequentati dagli scalatori "meridionali".

Torre Jolanda per la via del Topo (02/06/2012), Pala della Gigia per la via Benvegnù (07/07/2013), Pala del Bò per la via Decima-Cimpellin (12/08/2012 e 20/07/2022), Pala del Belia per la via Penasa-Lise (17/07/2010) e Cresta delle Masenade per la via El Bombo (03/06/2012) sono tutte salite classiche di medio-bassa difficoltà effettuabili comodamente in giornata partendo dal passo Duran.

Lungo la via Decima-Cimpellin (20/07/2022).
Lungo la via Decima-Cimpellin (20/07/2022).

A sud-ovest il gruppo continua con le imponenti Torri del Camp e ancora oltre con il sottogruppo della Lastia di Framont, la cui cima può essere raggiunta partendo dal solito passo Duran, passando per la forcella del Camp (10/07/2022).

Bosconero

Rifugio Bosconero (24/01/2016). Nel versante ovest sorge il bivacco Campestrin, raggiungibile da Ospitale di Cadore (17/05/2020). A nord il Monte Rite, con il Messner Mountain Museum (13/08/2018).

Spiz di Mezzodì

Da Forno di Zoldo al rifugio Sora 'l Sass, passando per la casera di Mezzodì all'andata e il sentiero attrezzato al ritorno (31/05/2020). Sempre da Forno di Zoldo malga Pramper e rifugio Pramperet (18/06/2016).

Schiara

Lungo la strada che risale la val Cordevole verso Agordo troviamo la storica locanda Alla Stanga, famosa per le sue polpette e per essere quasi in corrispondenza dell'accesso alla stretta e selvaggia val di Piero, che culmina alla forcella di Oderz, da cui si può poi scendere nel versante opposto al rifugio VII Alpini (26/10/2013). Quest'ultimo è più agevolmente raggiungibile da Case Bortot, punto di partenza anche per la facile, ma interessante, passeggiata che porta al Bus del Buson e al Pont del la Mortis (08/12/2022).

Il Bus del Buson (08/12/2022).
Il Bus del Buson (08/12/2022).

La parte meridionale del gruppo conta numerose e facili cime. Partiamo dal Coro (14/07/2019), che tanto a sudovest presenta una repulsiva parete, la cui forma, visibile dalla val Cordevole, da il nome alla cima, tanto è facile e piacevole salirlo da nordest, per il rifugio Bianchet. Il Peron (31/07/2021), che sorveglia l'accesso alla val Cordevole. La Pala Alta (14/11/2015), da cui si può ammirare per intero l'imponente parete del Burel, ultima elevazione della meravigliosa cresta delle Pale dei Balcon, che si dirama dalla cima dello Schiara e include la famosa Gusela. Il Zimon de Terne (26/12/2016), con la sua caratteristica pala erbosa. Infine il Serva (08/12/2016), che sovrasta Belluno.

A ovest la Conca di Caiada, ai piedi del Pelf (23/01/2022).

Prealpi

Esaurite le Dolomiti vere e proprie, passiamo ai "dintorni". A sud abbiamo le Prealpi Venete (Vicentine e Bellunesi), sezione 32 secondo la suddivisione SOIUSA.

Monti Lessini

Estremo sudoccidentale delle Prealpi Venete, profondamente divise dal Monte Baldo (pure in Veneto, ma facente parte delle Prealpi Gardesane) dalla val d'Adige. Regione caratterizzata dal fenomeno del carsismo (vedi ad esempio la notevole Spluga della Preta, che raggiunge i 900 metri di profondità) e da interessanti affioramenti rocciosi (vedi ad esempio la valle delle Sfingi, dove raggiungono le dimensioni maggiori).

San Giorgio di Valpolicella, cave di Prun, "Bosco Allegro" di Corrado Benedetti, Ponte di Veja, Cascate di Molina, Spluga della Preta, trincee di Malga Pidocchio, da qui bella strada sterrata fino al rifugio Bocca di Selva, passo del Branchetto, valle delle Sfingi (14-15/09/2024).

Piccole Dolomiti

Questa parte delle Prealpi Vicentine è caratterizzata da dolomia e da pareti, guglie e canaloni (qui chiamati vaj) che la rendono una versione in miniatura delle Dolomiti, da cui il nome. A nord si trova il gruppo del Pasubio, la cui cima più alta è Cima Palon (20/05/2018). Una caratteristica guglia di questo gruppo è il Campanile di Val Fontana d'Oro (25/07/2010 e 04/05/2014).

A sud del Pasubio si trova la catena del Sengio Alto, cuore delle Piccole dolomiti. È una breve e caratteristica catena che collega il Pian delle Fugasse a nord con il passo Campogrosso a sud. La cima più alta è il Cornetto (20/06/2015), raggiungibile anche per la selletta nord-ovest (12/06/2022). Sugli avancorpi del Cornetto si trovano molte possibilità di brevi arrampicate su roccia ottima. Dal parcheggio lungo la strada che dal Pian delle Fugasse sale all'Ossario si raggiunge comodamente l'attacco della via Do More (08/05/2011 e 04/06/2017) e Senza Chiodi (21/05/2018 e 04/07/2024) sulla Punta Cassa da Morto. Aum (01/05/2018) sul Pilastro Dalai Lama. Dal medesimo parcheggio si continua lungo la strada che porta al passo Campogrosso (20/04/2024) fino ad un sentiero che si stacca sulla destra (14/06/2020), che porta all'attacco di Verso il Giardino Incantato (13/08/2019 e 10/11/2019) e La Rosa di Elisa (26/06/2022). Spostandoci verso sud troviamo lo Spigolo Faccio (19/05/2012 e 01/11/2015) del Primo Apostolo. Infine il Baffelan (20/06/2015), con la via Soldà (09/06/2019) e la via Vicenza - Verona (08/06/2013).

Al termine della catena del Sengio Alto, a sud del passo Campogrosso, troviamo il gruppo del Carega. Cima Carega (21/07/2018). Torri del Fumante: Guglia GEI (21/06/2015).

Ancora più a sud, dopo il passo della Lora, le Piccole Dolomiti terminano con la Catena delle Tre Croci. Vajo dell'Acqua dal rifugio Cesare Battisti (25/03/2018).

Altipiani

Ghelpach, cascate di ghiaccio (08/02/2015). Monte Lisser (25/07/2021). Monte Fior, città di roccia (26/05/2024). Calà del Sasso, falesia (14 e 27/04/2024). Malga Larici di Sotto (formaggi), rifugio Larici da Alessio, rifugio Val Formica Cima Larici, malga Dosso di Sotto, Porta Manazzo e Malga Campo Mandriolo (13/07/2024). Rifugio Campolongo, caverna del Sieson (o Sciason) e Forte Campolongo (14/07/2024), Monte Cengio, Cresta delle Postazioni (23/12/2019).

Grappa

Valle di Schievenin, meravigliosa falesia costituita da diverse torri e pareti di ottima roccia lungo la valle omonima, ottima per aggiornamenti e corsi (18/03/2012, 01/09/2012, 12/06/2013, 15/03/2015, 29/03/2015, 12/04/2015, 21/04/2018), per allenarsi (03/07/2011, 09/05/2015, 12/06/2015, 25/02/2017, 26/03/2017, 29/10/2017, 06/04/2019, 4 volte nel 2021, 29/05/2022, 02/07/2023, 17/09/2023, 24/09/2023). Partendo poco prima della falesia, possibilità di fare un bel giro ad anello per forcella San Daniele, malga Valdumela e poi ritorno dal fondo valle (30/04/2022). Prada (17/02/2019), Santa Felicita (altra falesia decisamente meno bella della precedente), Piramide Grigia (o Pala dei Veneziani), Spigolo Masucci (05/05/2024) e Fabi-Marina (18/04/2011), Cresta dei Cavallini (25/04/2016), Creste di San Giorgio (27/03/2016), Monte Meatte (27/06/2020), Malga Valdumela (30/04/2022), Monte Legnarola (06/03/2022), monte Colombera (20/03/2022), monte Palon (27/03/2022), Madonna del Cornon (27/02/2022), lago del Corlo (19/07/2020).

Col Visentin - Cesen

Col dei Gai dal Nevegal (29/01/2022), Monte Cesen (23/10/2021), Monte Crep e val d'Arc (20/06/2020). Passo San Boldo (13/12/2020), Monte Cimone (dal Passo San Boldo 20/11/2021, dal Pian de le Femene 28/12/2021), Monte Zogo (29/12/2021), bivacco dei Loff (03/09/2022). Salendo da Lentiai, parcheggiando al Col d'Artent, continuando verso malga Garda (15/02/2020).

Col Nudo - Cavallo

Ultimo baluardo orientale delle Prealpi Venete, la catena Col Nudo - Cavallo origina a ovest, sopra l'Alpago, con il monte Dolada. C'è da arrampicare, ma soprattuto da volare (Delta Club Dolada, 08/10/2023), grazie all'appropriato prato inclinato al fianco del rifugio Dolomieu, raggiungibile in auto. Da qui è possibile anche salire per stupendi prati al Col Mat per poi tornare per "variante" realizzando un bel giro ad anello (13/11/2022).

La catena continua inizialmente verso nordest dove si raggiunge subito l'elevazione maggiore, il Col Nudo (01/11/2017). Dopo il Col Nudo la catena piega e prosegue verso sudest fino ad un'altra interessante cima, il Crep Nudo (28/10/2017).

Oltre il Crep Nudo la catena piega ulteriormente verso sud-sudest. Dal Pian Formosa possiamo raggiungere il bivacco Toffolon (19/01/2019) e il monte Messer (15/09/2019). Monte Guslon (09/02/2019), il bivacco Semenza (27/01/2019) raggiungibile anche dalla meravigliosa val Salatis (08/10/2022).

La val Salatis, valle incantata.
La val Salatis, valle incantata.

Proseguendo ancora più a sud troviamo la cima delle Vacche (30/10/2022), la casera Palantina (15/01/2022), l'Antro delle Mate (06/11/2022),

Infine giungiamo al Cansiglio (07/01/2021, 07/03/2021, 28/05/2021 e 26/12/2023). Monte Pizzoc (19/08/2006, 24/08/2007, 12/02/2022). Malga Valmenera (26/11/2022), Malga Cate. Ad est della catena del Cavallo vi è un ulteriore piccolo altopiano, il Piancavallo (02/06/2022).

Val Gallina (falesia).

Altro...

Altri gruppi montuosi dell'arco alpino, a ovest (Graie e Retiche), a nord (Tauri) e a est (Carniche e Giulie). Inoltre a sud, al di fuori dell'arco alpino, i Colli Euganei e, molto più a sud, il Gran Sasso, cima più alta degli Appennini.

Alpi Graie

Giro turistico della Valle d'Aosta ai piedi e attraverso il Monte Bianco (agosto 2024). Il Gran Paradiso dalla Valsavarenche, dormendo al rifugio Vittorio Emanuele II (28/07/2012). Nello stesso gruppo, a sudovest, ma più facilmente raggiungibile dal Piemonte, la Punta Basei per il Colle del Nivolet, dormendo al rifugio città di Chivasso (17/07/2009).

Il Monte Bianco di Courmayeur, la cima del Monte Bianco e il Mont Blanc du Tacul con i suoi satelliti, fotografati dalla funivia che collega Punta Helbronner con l'Aiguille du Midi.
Il Monte Bianco di Courmayeur, la cima del Monte Bianco e il Mont Blanc du Tacul con i suoi satelliti, fotografati dalla funivia che collega Punta Helbronner con l'Aiguille du Midi.

Alpi Retiche

La Alpi Retiche, al centro della catena alpina, a nord del lago di Garda, in corrispondenza della maggiore estensione nord-sud della catena.

Cima del Prete (24/06/2018) e Similaun (17/06/2017), entrambi sul confine con l'Austria, a nord della val Venosta.

Ortles (21/07/2012) al centro, tra la val Venosta e il passo del Tonale e Presanella (30/06/2012) a sud.

Le Alpi Sarentine, a nord di Bolzano (01/01/2015), propagine orientale delle Alpi Retiche, confinanti con le Dolomiti. Da Rio Bianco fino alla forcella sotto il Corno Bianco di Pennes (03/01/2015). Cima degli Ometti (04/01/2015).

Alpi dei Tauri

Monti di Fundres: rifugio Bressanone (21/11/2015), Piramidi di Terra di Terento (22/11/2015), Kleine Gitsch (10/07/2021); Vedrette di Ries: rifugio Roma (22/11/2013, 10-12/07/2015 e 24/06/2017), Monte Magro (10/07/2015). Austria (23 e 24/11/2019).

Alpi Carniche

Monte Coglians (rinunciato a pochi metri dalla cima, 29/01/2017), Peralba, Panettone del Pal Piccolo (via della Rampa, 01/11/2014), Val Frison (un paio di viette attrezzate, 09/10/2011), Val Visdende (21/06/2020), cascata Carpe Diem (prima salita il 08/03/2015), Sappada (Specchio di Biancaneve, prima salita il 25/01/2015), SR 355 (Tre Grazie, prima salita il 22/12/2013, Little Jumps, 28/01/2018), casera Razzo (24/03/2024), rifugio Cimenti (07-08/12/2019).

Dolomiti d'Oltre Piave

Anche dette Dolomiti Friulane o Prealpi Carniche, infatti stanno alla Alpi Carniche come le Prealpi Venete stanno alle Dolomiti.

Campanile di Val Montanaia (29/07/2013), Monte Ferrara (28/07/2013), Libri di San Daniele (11/12/2016), diga del Vajont (06/06/2020), bivacco Vasei (13/06/2020).

Le peculiari formazioni rocciose dei Libri di San Daniele.
Le peculiari formazioni rocciose dei Libri di San Daniele.

Barcis (05/07/2020).

Alpi Giulie

Il Jof di Montasio, la cima più alta delle Giulie in Italia, seconda dopo il Triglav in Slovenia (16/09/2018) e il Monte Nero (16/03/2019).

Colli Euganei

Tra Teolo e Castelnuovo sorge il Monte Pendice, anche detto Rocca Pendice, caratterizzato da una notevole, vista la collocazione, parete di trachite, ad est. La parete può essere salita per varie vie, la classicissima Carugati (16/07/2014), l'altrettanto classico Spigolo Barbiero (02/06/2010, 01/03/2012 e 05/05/2012), la più facile via delle Creste (07/09/2014), le più impegnative Bianchini (15/10/2011) e Vecchio Scarpone (23/04/2011).

Punta della Croce (22/11/2020) per la via Claudia (02/04/2014 e 21/02/2016) e Silvia (05/04/2014 e 19/03/2016).

Monte Pirio (05/04/2014, 17/04/2016, 19/03/2017, 23/05/2020, 01/06/2020, 22/11/2020) e Sasso delle Eriche (28/09/2019).

Monastero degli Olivetani (25/04/2024).

Gran Sasso

Da Prati di Tivo si sale al rifugio Franchetti. Dal rifugio per sentiero fino alla Sella dei Due Corni, quindi scendendo per ghiaie nel versante opposto si raggiunge la base del Campanile Livia (via Valeria, 11/07/2014), piccolo satellite del Corno Piccolo.

La meravigliosa roccia del Corno Piccolo, dal sentiero che sale al rifugio Franchetti.
La meravigliosa roccia del Corno Piccolo, dal sentiero che sale al rifugio Franchetti.