Matteo Basei

Appunti di viaggio.

Beluga

Il mezzo è un Toyota Proace Verso immatricolato nel 2022 e da noi acquistato nel 2023. È identico ai nuovi modelli di Citroen Spacetourer, Peugeot Traveller, eccetera, infatti è prodotto in Francia e quindi di Toyota ha solo il logo.

Il nostro Beluga sotto le stelle, nel parcheggio in cima al monte Pizzoc.
Il nostro Beluga sotto le stelle, nel parcheggio in cima al monte Pizzoc.

È un 2000 da 144 cavalli, quindi in montagna non ha problemi. È lungo 496 cm, quindi si parcheggia ovunque e in campeggio o in traghetto passa come autovettura "normale" restando sotto (anche se di poco) ai 5 metri. È un 8 posti, quindi ha spazio tra i due sedili anteriori, sia per posizionare oggetti quando si viaggia sia per muoversi più comodamente quando si pernotta all'interno e per spostarsi facilmente dai posti anteriori al retro senza smontare quando piove. È di colore bianco come i camper, per affrontare il caldo dell'estate. Insomma ha tutte le caratteristiche che cercavamo!

Il letto e il mobilio

Quando si viaggia la "camperizzazione" rimane dietro ai sedili posteriori. Chiaramente la terza fili di sedili deve essere rimossa, ma gli altri 5 posti restano sempre disponibili. È completamente removibile semplicemente sfilandola e non è fissata in alcun modo al veicolo. Non ha bisogno di ganci, cinghie o altro, resta dov'è, appoggiata sulla moquette, essendo costruita su misura non ha modo di muoversi e non abbiamo mai avuto problemi, nemmeno su strade sterrate e dissestate. Consiste in una struttura realizzata con multistrato da 18 mm (interamente recuperato dalla camperizzazione del nostro vecchio Berlingo) alta 49 cm, larga 116 cm, esattamente la luce del portellone posteriore, e lunga 126 cm. Di questi 126 cm solo 90 vanno a costituire il letto, mentre nei rimanenti 36 è appoggiato e agganciato alla struttura con dei ganci a leva un mobiletto alto 30 cm e diviso in 3 scomparti, che solitamente utilizziamo per i vestiti e i sacchi a pelo. Non dovendo sopportare particolari carichi è realizzato in legno più leggero, abete da 14 mm. Essendo posizionato sul fondo è accessibile sia dal letto che dall'esterno.

Il mobiletto accessibile dal retro.
Il mobiletto accessibile dal retro.

Il restante metro di letto (per arrivare ai canonici 190 cm) è costituito da 2 pannelli in MDF da 50 per 140 cm cernierati tra loro. L'abitacolo è largo 116 cm solo in corrispondenza del portellone posteriore, poi si allarga e arriva giusto a poter ospitare un materasso da 190 per 140 cm per 7 cm di spessore. Quando si viaggia i pannelli cernierati restano a ridosso del mobiletto insieme al materasso. Il materasso è diviso in 4 parti, le 2 parti in corrispondenza dei 90 cm della parte fissa del letto restano sempre sopra la struttura, mentre le altre 2 parti da 50 cm sono cucite assieme e si ripiegano come i pannelli in MDF. Il tutto impilato arriva quasi all'altezza della parte superiore del mobiletto, senza intralciare la vista, e lascia uno spazio di 140 per 40 cm subito dietro i sedili posteriori, comodo per appoggiare borse o altro. Per dormire i pannelli si aprono e si appoggiano sopra i sedili posteriori, completamente abbattibili. In caso di pioggia l'operazione è fattibile, anche se un po' scomoda, restando all'interno del veicolo.

Il letto e il mobiletto che funge anche da testiera del letto. Si può notare la differente larghezza tra il letto (140 cm) e il mobiletto (116 cm).
Il letto e il mobiletto che funge anche da testiera del letto. Si può notare la differente larghezza tra il letto (140 cm) e il mobiletto (116 cm).

Lo scantinato

L'interno della struttura, sotto il letto e il mobiletto, volendo può essere utilizzato interamente come normale bagagliaio, con l'unica differenza che è presente un pannello esattamente a metà, fondamentale per sostenere il letto. In ogni caso, quando abbiamo necessità di utilizzare il furgone ad uso... furgone, la camperizzazione, il mobiletto, il materasso e la struttura principale, si rimuove in pochi minuti.

Nella parte anteriore destra, facilmente accessibile abbattendo solo uno dei tre sedili posteriori, abbiamo collocato un frigorifero 12 V a compressore da 25 litri. È largo 59 cm, quindi poco più della metà della struttura, profondo 34 cm e alto 35 cm. Il frigorifero mantiene la temperatura perfettamente e quando si attiva (più o meno, a secondo della temperatura esterna, 15 minuti ogni ora) consuma solo 60 W (45 W in modalità ECO) ed è abbastanza silenzioso.

La struttura in fase di realizzazione e il nostro frigorifero a 12 V.
La struttura in fase di realizzazione e il nostro frigorifero a 12 V.

Nello stesso lato del frigorifero abbiamo realizzato due comodi cassetti. Per realizzarli abbiamo installato delle guide da 75 cm completamente estraibili. Per risparimiare un po' di peso, al posto dei classici cassetti in legno, abbiamo optato per delle scatole di plastica, 2 per ogni cassetto, avvitate a dei listelli in legno (abete da 14 mm) su cui abbiamo avvitato le guide. I cassetti possono essere facilmente rimossi, in questo modo si può tornare ad avere lo spazio nel bagagliaio ed è molto comodo tenerli in garage già pronti (con fornelli, posate, eccetera) quando non ci servono.

I due cassetti.
I due cassetti.

Nell'altro lato, in corrispondenza del frigorifero, teniamo sempre una scatola con tutte le varie cose necessarie in caso di emergenza: il triangolo, il cric, il kit con le lampadine di ricambio, un piccolo kit di pronto soccorso (omologato), i cavi per fare ponte, una fune da traino, alcuni semplici attrezzi per piccole riparazioni (chiave inglese, cacciaviti, eccetera), dei guanti, le catene da neve e, sopra tutto il resto, a portata di mano, un piccolo estintore. L'unica cosa che non sta qui è il giubbotto catarifrangente, che resta facilmente accessibile in uno scomparto della portiera del guidatore.

Il progetto della struttura, frontale e laterale (rispettivamente a sinistra e a destra), chiusa e aperta (rispettivamente sopra e sotto).
Il progetto della struttura, frontale e laterale (rispettivamente a sinistra e a destra), chiusa e aperta (rispettivamente sopra e sotto).

Il bagno

Dietro il sedile del guidatore abbiamo un gabinetto chimico da 12 litri. Non siamo mai stati abituati ad averlo, perché di solito, con le dovute accortezze, si risolve il "problema" in natura o, se si è in zone abitate, entrando in un bar. Bisogna dire che però è una comodità in più e può risolvere alcune situazioni di "emergenza". Inoltre, pur essendo molto comodo, occupa solo 38 per 43 cm di base per 33 cm di altezza.

Per lavarci utilizziamo una doccia solare costituita da una tanica da 20 litri con rubinetto e attacco rapido a cui colleghiamo un tubo flessibile che termina con un doccino con pulsante. La tanica è ricoperta di nastro adesivo nero e lasciandola sul tetto durante il giorno l'acqua si riscalda, garantendoci una bella doccia calda a fine giornata. Due tende da doccia larghe 260 cm e alte 2 metri che possiamo fissare al portellone posteriore aperto con dei semplici cordini ci forniscono un ampio box doccia. Chiaramente utilizziamo detergenti biodegradabili e scegliamo con cura il parcheggio adatto.

L'ampio box doccia e la tanica da 20 litri per la doccia calda.
L'ampio box doccia e la tanica da 20 litri per la doccia calda.

L'impianto elettrico

La cosa più invasiva della nostra "camperizzazione", comunque facilmente removibile senza lasciare tracce, è un cavo da 16 mm2 collegato con apposito capicorda ad una vite all'interno della scatola dei fusibili affianco al motore. Da lì, dopo un fusibile da 60 A (come da istruzioni di installazione del dispositivo a cui il cavo è collegato), entra in un corrugato che abbiamo fatto passare, ancorandolo semplicemente con fascette in plastica, prima dietro il motore, poi sotto il veicolo e infine all'interno dell'abitacolo, passando per un foro già presente nel telaio. Esce sotto il sedile del passeggero, attraverso un foro circolare misteriosamente già presente nella moquette dell'abitacolo.

Qui il cavo si collega al nostro caricabatteria DC/DC da 30 A che ci permette di ricaricare la batteria servizi (vedi dopo) durante la marcia, grazie all'alternatore del veicolo. Questo dispositivo è ancorato ad un pannello in legno (anche questo recuperato dalla camperizzazione del nostro vecchio Berlingo) dove è fissato anche il caricabatteria AC/DC da 15 A che ci permette di ricaricare la batteria servizi da una rete a 230 V (quando siamo in campeggio oppure a casa, prima di partire). Abbiamo risparmiato su questo secondo caricabatteria, acquistandolo di potenza inferiore, in quanto quando ci si collega alla rete solitamente ci si resta collegati parecchio, spesso per un'intera notte.

Il pannello di legno sotto il sedile del passeggero dove sono avvitate le morsettiere e i caricabatteria.
Il pannello di legno sotto il sedile del passeggero dove sono avvitate le morsettiere e i caricabatteria.

Entrambi i dispositivi sono collegati, sempre con cavi da 16 mm2, alle 2 morsettiere (una rossa per i positivi e una nera per i negativi) ognuna delle quali offre 4 viti da 8 mm e 3 viti da 4 mm per i collegamenti. Anche le morsettiere sono saldamente avvitate al pannello di legno e sono fornite di appositi coperchi in plastica. Il pannello di legno oltre ad essere della lunghezza esatta per incastrarsi nello spazio sotto il sedile, in modo da non potersi muovere anche in caso di frenate brusche, è anche fissato con una cinghia che gli impedisce di muoversi in caso di sobbalzi del veicolo.

Alle morsettiere sono infine collegati i cavi che, passando dentro un grosso corrugato, vanno dal sedile del passeggero al sedile del guidatore, al di sotto del quale è fissata con una cinghia la nostra batteria servizi 12 V al gel a scarica lenta da 100 Ah. Supponendo di non voler mai scendere sotto il 50% (per non rovinarla), mantenendo il nostro frigorifero in modalità ECO (45 W, quindi 3,75 A) e supponendo che resti acceso il 25% del tempo, abbiamo 50 Ah diviso 3,75 A a sua volta diviso 0,25, cioè 53 ore di autonomia. Aggiungendo qualche altro consumo dovuto alla ricarica di luci, telefoni o macchina fotografica possiamo dire di avere circa un paio di giorni di autonomia. Considerando che normalmente non stiamo mai fermi più di un giorno in un posto e che il nostro caricabatteria DC/DC è abbastanza potente (50 Ah diviso 30 A di potenza corrispondono ad un tempo di ricarica di 1 ora e 40 minuti) il nostro impianto elettrico risulta opportunamente sovradimensionato e in grado di soddisfare le nostre esigenze.

La batteria servizi sotto il sedile del guidatore.
La batteria servizi sotto il sedile del guidatore.

Al momento delle 4 viti da 8 mm presenti in ciascuna morsettiera ne utilizziamo 3, 1 per la batteria e 2 per i caricabatteria, con la possibilità di utilizzare la quarta per sviluppi futuri (ad esempio l'aggiunta di un impianto fotovoltaico). Le 3 viti da 4 mm invece le utilizziamo tutte, una per il voltmetro che ci permette di verificare lo stato di carica della batterie, una per il frigorifero e una per una presa accendisigari. Solitamente a questa presa colleghiamo un adattatore con 2 prese USB da 5 V che ci permettono di ricaricare luci, telefoni e macchina fotografica. Il voltmetro, l'interruttore del voltmetro, l'interruttore del frigorifero, l'interruttore del caricabatteria DC/DC e la presa accendisigari sono installate in una scatola di legno a cui abbiamo praticato un foro per il passaggio dei cavi e che abbiamo attaccato alla base del sedile del passeggero con del velcro.

La scatola con la presa accendisigari (non visibile), il voltmetro, l'interruttore del voltmetro, del caricabatteria e del frigorifero.
La scatola con la presa accendisigari (non visibile), il voltmetro, l'interruttore del voltmetro, del caricabatteria e del frigorifero.

Infine il caricabatteria AC/DC è collegato ad un cavo che arriva sotto i cassetti nel retro e che termina con una presa "da campeggio" (presa CEE blu 16 A 2P+T 230 V). Il cavo adatto all'utilizzo in campeggio (H07RN-F3G1,5mm2) ha un diametro che gli permette di passare nell'angolo in basso a destra del portellone posteriore, attraverso la guarnizione, senza rovinarsi, quindi non abbiamo dovuto forare in alcun modo il veicolo.

Lo schema dell'impianto elettrico (parte caricabatteria).
Lo schema dell'impianto elettrico (parte caricabatteria).
Lo schema dell'impianto elettrico (parte utenze).
Lo schema dell'impianto elettrico (parte utenze).

Nel mobiletto abbiamo predisposto una scatola da incasso da 6 slot che al momento però non è collegata in quanto stiamo ancora valutando se dotarci o meno di un inverter. In futuro decideremo se installare un inverter, collegare questa scatola semplicemente al cavo che arriva dalla presa "da campeggio" (quindi rinunciando ad utilizzare le relative prese quando siamo in "libera") oppure modificare il mobiletto e rimuovere tutto.